Come difendersi dalle punture di api, vespe e calabroni

Durante le giornate estive incontriamo spesso api, vespe e calabroni. Si tratta di insetti fondamentali per l’equilibrio del nostro pianeta. Tuttavia bisogna stare attenti alle loro punture perché possono essere pericolosi e procurare delle conseguenze anche gravi. Secondo l’indagine condotta dal Ministero della Salute, 9 italiani su 10 vengono punti da questi insetti almeno una volta nella vita ma 8 su 100 possono manifestare una reazione allergica che può portare addirittura a rischiare la vita. In Italia, infatti, in media ogni anno sono 10 le persone che muoiono a causa della puntura di uno di questi insetti.

Cosa fare in caso di puntura

Dopo la puntura dell’insetto è bene rimuovere immediatamente il pungiglione se questo è rimasto conficcato nella cute. E’ opportuno evitare di stringerlo tra le dita perché il sacco velenifero attaccato allo stesso potrebbe continuare ad iniettare altro veleno. E’ necessario utilizzare una limetta, un’unghia o qualsiasi arnese che ci consenta di estrarre il pungiglione dal basso. Subito dopo l’estrazione è sempre opportuno applicare del ghiaccio, come quello istantaneo in vendita in farmacia. Nel caso, invece, di persone che dopo essere state punte da un’ape, da una vespa o da un calabrone in pochi minuti accusano sintomi come orticaria, vertigini o difficoltà di respiro devono chiamare subito il 112.

Le reazioni in caso di puntura

Le punture degli imenotteri possono provocare un leggero gonfiore nella zona dell’iniezione, dovute alle sostanze tossiche inoculate dall’animale. Si risolve in poche ore e deve essere considerata una reazione normale. Se invece compare un arrossamento e/o un gonfiore nella zona interessata, fino ad un diametro di 10 centimetri, si tratta di una reazione allergica locale che persisterà per circa 24 ore oppure di una reazione locale estesa (oltre i 10 centimetri di diametro) che invece durerà fino ad un massimo di 7 giorni. Potrebbero però insorgere delle reazioni allergiche immediate e, molto raramente, in alcune più gravi che portano fino alla perdita di coscienza ed allo shock anafilattico.

Alcune accortezze per evitare di essere punti

Durante l’attività sportiva, le escursioni, il picnic o il lavoro all’aria aperta è bene osservare alcune attenzioni per evitare le punture di questi insetti. E’ bene quindi evitare di indossare abiti larghi, di colore scuro, sgargiante e con motivi floreali, di indossare profumi, lacca per capelli o creme, di bere direttamente dalle lattine aperte, di lasciare cibi e bevande scoperti, di sigillare i rifiuti, di viaggiare in automobile con i finestrini aperti. E’ opportuno, poi, in caso di contatto con api, vespe o calabroni restare calmi e, se possibile, immobili. E’ inoltre consigliabile anche utilizzare cautela quando si lavora all’aperto, in soffitta o sui cornicioni dei tetti, applicare le zanzariere alle finestre di casa e far bonificare da personale esperto eventuali nidi nei pressi della propria abitazione.

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