Cosa è l’ansia e da cosa è causata

L’ansia è una condizione che si può sperimentare in molti momenti della vita. Essa, infatti, può essere sperimentata quando si deve dare un esame all’Università, prima di fare un colloquio di lavoro o una visita medica. Alcune persone fanno fatica a gestire gli stati di ansia e ciò incide negativamente sulla loro qualità della vita. Quando questa condizione diventa persistente si può soffrire di Disturbo d’Ansia Generalizzato (DAG).

Cosa è il DAG

Il Disturbo da Ansia Generalizzata è caratterizzato da disturbi ansiosi che possono essere fisici o psichici, e non legati a un determinato eventi – proprio per questo motivo si definisce disturbo da ansia generalizzata. Mentre nei casi della fobie specifiche, invece, l’ansia e la paura si possono collegare a un determinato oggetto o situazione.

Le persone con DAG, al contrario, si preoccupano per circostanze di routine e quotidiane e spesso non riconoscono le cause che scatenano questi stati. Tendono a essere sempre in allerta e vivere una condizione di incertezza che fa credere che non ci siano soluzioni a questo problema.

I sintomi più comuni che possono manifestare sono: preoccupazione, affaticamento, disturbi del sonno, problemi di concertazione, tensione muscolare, irritabilità. Possono anche avere vertigini, aumento del battito cardiaco, adorazione e tremore.

Cause della DAG

Le cause che scatenano il Disturbo da Ansia Generalizzata non sono del tutto note, tuttavia è possibile che siano coinvolti numerosi come fattori come la super-attività di alcune aree del cervello o dei geni ereditati dai genitori. Oppure può anche essere dovuta da uno sbilanciamento ormonale della noradrenalina e della serotonina che hanno la funzione di controllare e regolare lo stato d’anima di una persona.

Questo disturbo interessa per la maggior parte le donne, di età compresa tra i 35 e i 59 anni di età. In Italia il DAG colpisce l’1,’% della popolazione.

Prima di iniziare una terapia per curare questi sintomi è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia.

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