L’allergia diventa una compagna inseparabile durante la stagione primaverile e non solo. Si stima che in Italia le persone allergiche siano circa il 20-25% della popolazione cioè circa 10 milioni di italiani. Inoltre esistono allergie perenni, cioè dovute ad allergeni sempre presenti che vivono nei nostri ambienti domestici come gli acari della polvere o il pelo e forfora di cane e gatto.
Le cause dell’allergia
Le persone allergiche sono in costante aumento. Questo trend in crescita può essere spiegato dall’aumento dell’inquinamento negli spazi aperti e chiusi. A ciò si sommano i cambiamenti delle abitudini di vita e lavorative e anche i fattori ereditari.
Non sono ancora state identificate delle corrispondenze strette tra l’allergia e il cambiamento climatico, anche se è plausibile pensare che possa aver influito nella distribuzione e presenza degli allergeni aerodispersi. Un’altra conseguenza del riscaldamento globale è la fioritura precoce che fa aumentare il numero di granuli di polline nell’atmosfera.
Come si diagnostica
Le allergie vengono diagnosticato dopo aver fatto tre tipi di analisi: anamnesi e test in vitro e in vivo. È necessario considerare in primo luogo il quadro familiare perché le allergie possono anche essere ereditarie. Successivamente si possono effettuare i gli esami in vivo come il test cutaneo o “skin prick test” o il test epicutaneo detto anche “patch test”.
Si possono fare anche gli esami in vitro come il PRIST e il RAST test. Tuttavia si consiglia di effettuare questi test dopo aver fatto gli esami in vivo, perché sono considerati esami di secondo livello e non sono sufficienti per una diagnosi completamente affidabile.
In ogni caso è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico che valuterà sia il quadro familiare che quello fisiologico prima prescrivere i test in vivo e in vitro.