Insufficienza venosa, gambe gonfie come palloncini

Rinvigorire la circolazione rende le gambe più giovani e leggere

Gambe gonfie, affaticate, con caviglie tutt’altro che snelle e affusolate, corredate da una rete di vene e capillari piuttosto visibili. L’insufficienza venosa è un disturbo estremamente comune tra le donne e la sua incidenza aumenta progressivamente insieme all’età. Comporta difficoltà nel drenare il sangue venoso negli arti inferiori, che ristagna nei vasi superficiali rendendoli visibili e ben dilatati. Ma non è solo una questione di estetica, oltre ad una generica tensione a livello delle gambe possono formarsi edemi, discordie cutanee ed ulcerazioni della cute.

Come funziona la circolazione, come è possibile stimolarla?

I vasi venosi delle gambe sono suddivisi in due principali sistemi, quello profondo e quello superficiale: dal punto di vista anatomico, appaiono come guaine fibrose che ricoprono muscoli e tessuti. Al loro interno, il sangue deve raggiungere il cuore passando dal livello delle caviglie, ma a causa della forza di gravità questo passaggio può risultare particolarmente difficoltoso. Serve quindi un sistema di pompaggio efficiente, formato dal lavoro coordinato di contrazione dei muscoli e corretta tenuta delle valvole presenti. Etimologicamente, l’insufficienza venosa può essere primitiva, più comune, o secondaria, meno frequente ma con effetti deleteri. Nell’insufficienza di tipo primitivo, a causa di una diminuzione di elastina e all’aumento del collagene, i vasi sanguigni diventano meno elastici e si rompono con facilità. Quella secondaria, invece, è causata da una vera propria ostruzione delle vie circolatorie o trombosi venosa profonda (TVP). Si formano coaguli sanguigni che, occludendo l’interno dei vasi, impediscono il normale flusso del sangue: questa patologia crea il presupposti per lo sviluppo di un’embolia polmonare, potenzialmente mortale.

Per mantenere le gambe in salute possono essere seguirti alcuni comportamenti. Stop alla vita sedentaria, muoversi, camminare e sgranchire gli arti inferiori fa bene. Bisogna bere molto, almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, riducendo il consumo di sale e grassi animali. Nicotina e caffeina restringono i capillari e rendono la circolazione più difficoltosa, proprio come l’utilizzo delle scarpe con il tacco alto. Può essere utile indossare calze a compressione graduata Solidea, che trovate in farmacia ed assumere terapie farmacologiche apposite a base di vite rossa, centella asiatica e altre piante che contribuiscono a rafforzare le pareti delle vene.

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