Malattie cardiovascolari: i farmaci salvacuore e la prevenzione

Le malattie cardiovascolari sono ormai da anni la prima causa di morte in Italia. Gli eventi cardiovascolari colpiscono le donne con un ritardo di almeno 10 anni rispetto agli uomini. Fino alla menopausa, infatti, il gentil sesso è aiutato dalla protezione ormonale, poi sono addirittura più a rischio degli uomini.

Nelle donne questo genere di patologie si manifestano con un quadro clinico meno evidente. Molte volte, infatti, il dolore manca, è localizzato in un’altra sede oppure è confuso con quello derivato da altre patologie. E’ per questo che in questi casi le donne si recano in ospedale più tardi rispetto agli uomini.

La prevenzione delle malattie cardiovascolari

La dieta ha un ruolo fondamentale nella prevenzione di questa tipologia di patologie. Recenti studi hanno infatti dimostrato una riduzione del tasso di mortalità in soggetti che seguono la cosiddetta dieta mediterranea. Questo regime alimentare prevede il consumo di pasta, pane e cereali integrali ma anche ortaggi, legumi, frutta fresca, olio extravergine di oliva e pochi alimenti di origine animale come latte e formaggi, pesce e carne.

E’ importante anche l’attività fisica per garantire un buon stato di salute al cuore e di conseguenza a tutto l’organismo. Riduce infatti la pressione arteriosa, migliora la risposta ai farmaci anti iperintensivi, diminuisce la frequenza cardiaca e l’incidenza delle arteriopatie nei soggetti diabetici. Bastano trenta minuti giornalieri di attività moderata.

La terapia farmacologica

Le malattie cardiovascolari possono essere curate con farmaci di diverse classi. Dai diuretici, che favoriscono l’eliminazione del sodio e dei liquidi in eccesso, ai vasodilatatori che dilatano le arterie periferiche riducendo la pressione arteriosa ed il lavoro cardiaco.

E’ possibile anche ricorrere agli inotropi, che aumentano la contrattilità del muscolo cardiaco, gli antiaritmici, utilizzati per correggere le aritmie del cuore.

Ma anche agli antitrombotici che agiscono inibendo la funzione delle piastrine e quella del sistema di coagulazione e gli ipomelizzanti che riducono colesterolo e trigliceridi, i livelli di grassi presenti nel sangue.

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